1939. Ada Bonfiglio Krassich pubblica “La cucina delle specialità Italiane”, proponendo ricette che, in tempi difficili, richiedevano solo piccole quantità di prodotti più costosi, agevolando le massaie che dovevano fare i conti con aumenti di prezzi e tavolta ingredienti introvabili (ci ricorda qualcosa?)
2020. La Biblioteca Internazionale La Vigna (un gioiello della cultura eno-gastronomica, con una collezione di 62.000 volumi dedicati alla gastronomia, enologia, viticoltura e scienze agrarie) mi ha coinivolta in un bellissimo progetto: rivisitare una ricetta tratta dal libro di Ada e proporla in una versione moderna.
Scegliere la ricetta, fare un viaggio nel tempo, provare qualcosa pensato quasi 80 anni fa, per me è stato veramente emozionante: da qui, è nato un video che Biblioteca Internazionale La Vigna ha postato sui suoi canali social, in cui viene presentata la ricetta, il procedimento ed il risultato finale, in una sorta di asse temporare parallelo. Bellissimo! (potete trovare il video qui).
La mia scelta è stata una crostata di ricotta, che in termini moderni potrei definire una cheesecake cotta senza base… Ho leggermente modificato gli ingredienti, ed ho scoperto così una ricetta meravigliosa, semplice, dal gusto elegantissimo e vintage: un assaggio e sono tornata negli anni 40 del secolo scorso.
Nota: Ho usato uno stampo piccolino da 15 cm, ottenendo così una delizia per 4 persone. Per uno stampo da 22-24 cm consiglio di raddoppiare le dosi.
CHEESECAKE COTTA CON GLASSA AL CIOCCOLATO
Per la base della torta:
250 gr di ricotta
un pizzico di sale
30 gr di farina o fecola
50 gr di zucchero
2 uova (di cui useremo 2 tuorli e un albume)
la buccia grattugiata di un’arancia bio o di un limone bio (o una bacca di vaniglia)
Lasciare scolare la ricotta per almeno un’ora. Successivamente passarla al setaccio ed aggiungere prima i due tuorli e poi la farina con il sale, lo zucchero e la buccia grattugiata dell’arancia. Montare a neve fermissima l’albume ed aggiungerlo mescolando delicatamente dall’alto verso il basso fino ad ottenere un composto morbido ed omogeneo.
Trasferire in uno stampo imburrato e foderato da carta forno.
Infornare a 180° gradi in forno ventilato per circa 30 minuti.
Una volta sfornata, la torta “si siederà” all’interno, creando così lo spazio per accogliere la glassa al cioccolato. Lasciare raffreddare.
Per la glassa:
80 gr di zucchero a velo
mezzo cucchiaino di cannella
10 gr di cacao
20 gr di burro fuso
3 cucchiaio di acqua calda.
Fare fondere il burro fuso al microonde, aggiungere lo zucchero, la cannella, il cacao e mescolare. Aggiungere un cucchiaio d’acqua alla volta, fino a raggiungere una consistenza cremosa (potrebbero bastare due cucchiai).
Versare sopra alla base di ricotta cotta e guarnire a piacere con frutta fresca.
Un gruppo di giovani amici, tra cui la sottoscritta, decide di visitare la Provenza in moto, senza meta e spensieratamente.
Nel nostro girovagare capitiamo, verso sera, in uno sperduto paesino circondato da campi di lavanda e bassi vigneti. Il caratteristico canto delle cicale a fare da colonna sonora.
Si fa tardi, e l’unica osteria nella piazza del paesino sta per chiudere. Uno di noi, che parla benissimo francese, riesce a convincere i proprietari, che ci prendono in simpatia, a riaprire la cucina ed allestire per noi il tavolo sotto i platani illuminati da piccole lampadine.
Una volta servito il pasto (uno dei più buoni che io ricordi) i proprietari decidono di unirsi a noi, con il loro allegro golden retriever, e gli anziani che passeggiano per rinfrescarsi un po’ (si conoscono tutti), ci raggiungono per godere della nostra gioventù e bere un buon vino in compagnia.
E’ stata una di quelle serate belle ed inaspettate che non si dimenticano: all’hotel siamo tornati a piedi, perché nessuno era in grado di guidare (eravamo tutti troppo allegri ed un po’ brilli).
Ad accompagnare quella lauta cena, ci fu servito il “gratin dauphinois”, ovvero un gratin di patate alla panna e noce moscata che è entrato di diritto tra i miei piatti preferiti.
Vi propongo qui di seguito la ricetta, ispirata al libro “La Piccola Cucina Parigina” di Rachel Khoo: vi consiglio di provarle, sono ottime da sole o come ricco accompagnamento ad una grigliata, come in occasione di quella serata di più di vent’anni fa.
GRATIN DI PATATE ALLA PANNA
(per 4/5 porzioni)
Ingredienti
8 etti di patate a pasta gialla
200 ml di latte
200 ml di panna da cucina fresca
noce moscata
1 spicchio d’aglio
sale q.b.
erbe provenzali essiccate (oppure le le vostre erbe aromatiche preferite)
Procedimento
Pelare le patate ed affettarle sottilmente (io ho usato una mandolina per ottenere fettine da circa 2 mm).
Tagliare lo spicchio d’aglio a metà e strofinare i lati di una pirofila. Trasferirvi le patate a fettine.
In una terrina mescolare il latte con la panna, aggiungere un cucchiaino di sale, le erbe aromatiche e noce moscata grattugiata a piacere. Versare il composto sulle patate nella pirofila, coprendole in modo omogeneno.
Infornare a 180° in forno ventilato per circa 30 min, finchè non si formerà una crosticina dorata e le patate saranno morbide (fare una prova con una forchetta).
Basilico, maggiorana, ricotta e zucchine sono gli ingredienti principali per questa torta salata che ricorda il bel fiore giallo simbolo dell’estate: i fiori di zucca a fare da petali ed i pomodorini a ricordarne i semi.
Semplicissima da preparare, fa la sua bella figura in un buffet estivo, già tagliata a spicchi, con un plus: i pomodorini in cottura diventano quasi confit, donando un piacevole contrasto al palato.
La prepariamo insieme?
Ecco la ricetta:
TORTA SALATA GIRASOLE
(per una tortiera da 26/28 cm)
1 rotolo di pasta sfoglia rotonda (nel mio caso a ridotto contenuto di grassi)
3 zucchine piccole
1 spicchio d’aglio
1 cipolla
300 gr di ricotta
1 uovo intero
Pomodorini
Fiori di zucca
Maggiorana e basilico
3 cucchiai di parmigiano grattugiato
Sale e peperoncino q.b.
Olio extravergine di oliva
Affettare finemente la cipolla e tagliare le zucchine a dadini piccoli (oppure grattugiarle).
Fare insaporire le zucchine con la cipolla e lo spicchio d’aglio, in una padella antiaderente con un cucchiaio di olio evo. Aggiustate di sale e se gradito aggiungere del peperoncino in polvere.
Quando saranno belle insaporite (circa 10/15 min), eliminare l’aglio e mescolarle in una terrina con i 300 gr di ricotta, il parmigiano, le foglie tritate di basilico e maggiorana (o le erbe aromatiche che preferite). Assaggiare per aggiustare di sale. Aggiungere l’uovo e mescolare bene.
Stendere la pasta sfoglia e foderare uno stampo da crostata rivestito con carta forno.
Bucherellare la pasta sfoglia con una forchetta.
Versarvi sopra il composto di ricotta e zucchine livellando bene. Ripiegare il bordo della pasta sfoglia in modo da ottenere una decorazione come in foto qui sotto.
Lavare ed asciugare i fiori di zucca freschi, togliendo il pistillo, la base e aprendoli.
Disporli a raggiera come in foto qui sopra, in modo da ottenere un fiore. Al centro disporre i pomodorini.
Infornare a 180° in forno ventilato per circa 30 minuti: quando la sfoglia sarà dorata e croccante, la torta sarà pronta.
Gustare leggermente tiepida, e magari accompagnata da un bicchiere di Prosecco fresco!
Suggerimento:
Scegliere i fiori di zucca più freschi come decorazione. Quelli più rovinati possono essere tagliuzzati ed aggiunti alle zucchine in cottura.
Avete presente quei bellissimi stampi con delle forme meravigliose? Ecco, appena ne ho uno nuovo (e potrebbe anche essere uno economicissimo in silicone), non vedo l’ora di mettermi all’opera!
Se anche voi cercate una ricetta per una torta al cacao che si sformi alla perfezione… eccola qui, pensata per uno stampo da circa 22 cm.
Si tratta di una Bundt Cake al cacao, senza burro, morbidissima che ben si adatta ad essere personalizzata secondo i vostri gusti. Alla fine di questo post, troverete alcuni suggerimenti per renderla ancora più golosa.
Un consiglio: spendete qualche minuto per imburrare ed infarinare con cura gli stampi, in modo poi da poter sformare il dolce con facilità e… soddisfazione.
Io uso uno spray straccante, che considero la mia assicurazione per la riuscita finale!
BUNDT CAKE AL CACAO SENZA BURRO
(per uno stampo da circa 22 cm)
Ingredienti
120 gr di farina
3/4 di bustina di lievito per dolci
150 gr di zucchero
25 gr di cacao amaro di ottima qualità
60 gr di olio di semi
90 gr di acqua
3 uova bio
un pizzico di sale
Montare i tuorli con lo zucchero finchè non saranno belli spumosi.
Aggiungere il sale, l’olio e l’acqua e mescolare bene con una frusta.
Aggiungere la farina con il lievito ed il cacao setacciati.
Montare gli albumi a neve ben ferma ed incorporarli delicatamente al composto.
Versare in uno stampo imburrato ed infarinato (io uso lo spray staccante) e cuocere in forno ventilato a 180° per circa 30 min (fare la prova stecchino per verificare la cottura).
Aspettare almeno 10 minuti, poi capovolgere lo stampo, battere delicatamente sul piano, in modo che il dolce scenda da solo.
Suggerimenti
Si può gustare questo dolce, così in purezza, con una bella spolverata di cacao per renderlo vellutato, oppure tagliarlo a metà e farcirlo con panna montata e frutti di bosco, con una ganache al cioccolato, con una camy cream, con un velo di confettura… insomma via libera alla vostra fantasia!
La crostata alla frutta era il dolce che mia mamma Clelia (a cui il blog è dedicato) amava preparare per festeggiare qualcosa di bello in famiglia: compleanni, traguardi, momenti speciali.
Ecco perchè ho scelto proprio questo dolce per presentare ufficialmente il mio blog: uno spazio pensato come un ricettario di facile consultazione; una bakery virtuale color fragola e cioccolato, che profuma di dolci appena sfornati e invita a prendersi un momento di relax tutto per noi.
Benvenuti! E grazie per essere qui! Se vorrete farmi compagnia, sarà un enorme piacere per me!
Per chi non la conoscesse, la crema diplomatica si ottiene aggiungendo alla crema pasticcera, la crema chantilly, ottenendo così una consistenza voluttuosamente elegante.
Eccola qui la ricetta:
CROSTATA ALLA FRUTTA CON CREMA DIPLOMATICA
Ingredienti
Per la base di frolla (stampo da 22 cm)
Farina 250 gr
mezzo cucchiaino di lievito per dolci
Zucchero a velo 100 gr
1 pizzico di sale
1 uovo
Burro 125 gr
Scorza grattugiata di limone
Lavorare velocemente il burro con lo zucchero, aggiungere il pizzico di sale, la buccia di limone grattugiata, la farina con il lievito, ed infine l’uovo. Formare una palla, ricoprire di pellicola e far riposare in frigorifero per almeno 30 minuti.
Stendere l’impasto ad uno spessore di circa 5 mm. Trasferire la frolla in una tortiera, bucherellando con una forchetta.
Cuocere in bianco* in forno a 180° per circa 15 min (fino a doratura leggera)
*io non uso i pesetti per la cottura in bianco. La stendo sottile e bucherello bene con la forchetta.
Per la crema diplomatica:
1 tuorlo
25 gr di zucchero
10 gr di farina
125 gr di latte
scorza di limone intera (mezza)
90 ml di panna fresca da montare
10 gr di zucchero a velo
Far scaldare il latte con la buccia di limone. Nel frattempo mescolare il tuorlo con la farina e lo zucchero. Aggiungere il latte caldo nella casseruola e portare a cottura sul fuoco lento finchè la crema non si sarà addensata, continuando a mescolare.
Coprire con pellicola a contatto e lasciar raffreddare in frigorifero.
Montare la panna ben fredda con lo zucchero a velo. Incorporare la panna montata molto delicatamente alla crema pasticcera completamente raffreddata.
Versare la crema diplomatica così ottenuta sopra la base di frolla e procedere con la decorazione: si potrà scegliere la frutta fresca preferita.
Spolverizzare con abbondante zucchero a velo, che renderà lucida la frutta tagliata.
Suggerimenti:
Per rendere ancora più golosa la crostata, suggerisco di spalmare sulla base di frolla, prima di aggiungere la crema diplomatica, un velo di confettura ai frutti di bosco.
Con la frolla avanzata, possiamo ottenere dei biscottini, da cuocere separatamente per circa 7-8 minuti, che potranno abbellire la nostra crostata, donando un’ulteriore croccantezza al tutto.
La crostata va conservata in frigorifero, e lasciata a temperatura ambiente per almeno 20 min prima di servire.
Per una variante, posso suggerire di provare la mia ricetta della frolla alle mandorle che trovate qui.